Impennata prezzi determinerà aumenti dei listini al dettaglio per moltitudine di prodotti. Per gasolio pieno costa quasi 9 euro in più rispetto al 2017.
L’impennata dei prezzi dei carburanti rischia di determinare una stangata per le tasche dei consumatori italiani, e non solo per la maggiore spesa legata ai rifornimenti. Lo denuncia oggi il Codacons, che lancia l’allarme sui rincari dei listini specie sulla spesa alimentare. Incremento prezzo carburante
L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas – spiega il Codacons– Il costo dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia.
Rispetto ad un anno fa un pieno di benzina costa oggi 7,5 euro in più, spesa che sale a +8,9 euro per un pieno di diesel, considerando una media tra prezzi in modalità servito e self service – analizza il Codacons – Questo significa che tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia di subire una stangata media da +408 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore.
Per tale motivo ribadiamo la necessità di intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat.
Fonte Codacons
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