L’aumento dei tassi d’interesse di 50 punti base deciso oggi dalla Bce rappresenta una mazzata per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile. Lo afferma il Codacons, che fornisce le stime sugli effetti della decisione della Bce sulle tasche degli italiani.
“Occorrerà attendere le prossime settimane per capire come il mercato risponderà al rialzo dei tassi – spiega il Codacons – negli ultimi giorni l’Euribor, indice di riferimento dei mutui a tasso variabile, si è attestato attorno all’1,6% per quello a 1 mese, 2% quello a 3 mesi: se l’aumento deciso dalla Bce dovesse essere traslato interamente sul mercato, l’Euribor salirebbe a quota 2,1% (quello a 1 mese), 2,5% quello a 3 mesi”.
Maggiore spesa tra i +30 e i +40 euro a rata. Rispetto al 2021 mutuo costerà +2.280 euro all’anno aumento tassi d’interesse
“Considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo compreso tra i 125mila e i 150mila euro, ossia l’importo più richiesto in Italia da chi accende un finanziamento per l’acquisto di una casa, la rata mensile salirebbe quindi tra i 30 e i 40 euro – analizza il Codacons – Se però si considerano tutti gli incrementi imposti dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi, la rata mensile di un mutuo a tasso variabile salirebbe complessivamente tra i 150 e i 190 euro rispetto a quanto pagato nel 2021, con ripercussioni sulle famiglie comprese tra i +1.800 e +2.280 euro all’anno”.
Aumentano difficoltà a pagare le rate
L’incremento del costo dei finanziamenti si aggiunge così al caro-bollette e all’emergenza prezzi, aggravando ulteriormente i conti degli italiani: ciò apre un altro pericoloso fronte, quello dei ritardi nei pagamenti delle rate da parte delle famiglie in difficoltà, schiacciate dall’emergenza energia, da un’inflazione alle stelle e ora anche da mutui sempre più cari e difficili da pagare.
Fonte Codacons