Vittoria del Codacons in Cassazione in tema di bollette e forniture energetiche. La Suprema Corte ha infatti riconosciuto le ragioni di un consumatore assistito dall’associazione che contestava un maxi-conguaglio da 3.249 euro richiesto da Enel.
L’utente, che risiede a Catanzaro, si era rivolta sia al Giudice di pace sia al Tribunale di Catanzaro, contestando i consumi anomali di energia addebitati da Enel subito dopo la sostituzione del contatore, consumi che risultavano abnormi rispetto al periodo precedente la modifica del contatore. Il Giudice di pace e il Tribunale avevano però rigettato la domanda del consumatore, sostenendo come spetti all’utente dimostrare errate o false letture del contatore. Una tesi ora totalmente bocciata dalla Corte di Cassazione che ha ribaltato le precedenti decisioni.
Scrive infatti la terza sezione civile della Cassazione (Presidente Giacomo Travaglino, Relatore Giuseppe Cricenti): “incombe sul gestore l’onere di provare che lo strumento di misurazione è regolarmente funzionante e, in questo caso, l’utente è tenuto a dimostrare che l’eccessività dei consumi è imputabile a terzi e, altresì, che l’impiego abusivo non è stato agevolato da sue condotte negligenti nell’adozione di misure di controllo […]
In sostanza la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione di semplice veridicità sicché, in caso di contestazione, grava sul somministrante l’onere di provare che il contatore era perfettamente funzionante, mentre il fruitore deve dimostrare che l’eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e che non avrebbe potuto evitare con un’attenta custodia dell’impianto, ovvero di aver diligentemente vigilato affinché eventuali intrusioni di terzi non potessero alterare il normale funzionamento del misuratore o determinare un incremento dei consumi”.
In controversia contro Enel, la Suprema Corte riconosce i diritti degli utenti contro maxi-conguagli e letture errate consumatore conguaglio Enel
La Corte di Cassazione ha così accolto il ricorso promosso dal Codacons rinviando la causa al Tribunale di Catanzaro per una nuova pronuncia.
“Si tratta di una sentenza importantissima che spiana la strada a tutti i consumatori che si sono visti addebitare consumi di energia anomali legati a malfunzionamenti dei contatori o ad allacci abusivi – spiega il Codacons – Finalmente la Cassazione riconosce come spetti al gestore dell’energia garantire il corretto funzionamento dei contatori installati presso le abitazioni degli utenti, e come sia possibile impugnare fatture e conguagli che presentano consumi eccessivi rispetto la media”.