La multa da 6 milioni di euro inflitta dal Garante per la privacy ad Eni Plenitude per chiamate promozionali effettuate senza il consenso dell’interessato dimostra ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, il fallimento del Registro Pubblico delle Opposizioni. Lo afferma il Codacons, che denuncia inoltre il boom di telefonate commerciali ricevute nell’ultimo periodo dai cittadini.multa Eni Plenitude
“Nonostante il Registro conti ad oggi oltre 30 milioni di iscritti, gli utenti continuano a ricevere chiamate da operatori e call center spesso ubicati all’estero o che utilizzano numeri fittizi per non essere rintracciati – spiega il Codacons – Un fenomeno che si sta intensificando nelle ultime settimane, in vista della fine del mercato tutelato dell’energia, e che dimostra come tutte le misure fin qui adottare per contrastare il telemarketing selvaggio si siano rivelate un fallimento totale”.
Fonte: Codacons