Criticità anche sul fronte di cultura e turismo: si prevedono voucher ma famiglie hanno bisogno di liquidità
Il decreto “Cura Italia” varato dal Governo contiene delle gravissime lacune che rischiano di arrecare un danno economico ingente alle famiglie italiane, e di esasperare la situazione di difficoltà in cui versano migliaia di cittadini, con ripercussioni pesantissime sui redditi e sulla capacità di acquisto degli italiani. Decreto Cura Codacons
In modo del tutto assurdo e sproporzionato il decreto non prevede alcuna sospensione degli affitti per chi non dispone di casa di proprietà, ma solo una proroga degli sfratti che, seppur utile, interesserà un numero limitati di soggetti. Non vi è traccia nemmeno della sospensione di bollette per luce, gas e acqua, misura che al momento resta in piedi solo per i comuni delle ex zone rosse. Non si capisce come farà, chi ha perso il lavoro o ha visto una sensibile riduzione delle proprie entrate a causa dell’emergenza in atto, a continuare a pagare affitti e utenze domestiche”.
Ma il decreto appare totalmente “sballato” anche laddove prevede voucher come forma di compensazione per manifestazioni, eventi culturali annullati, e soggiorni presso strutture ricettive. “Una disposizione assurda perché i cittadini in questo momento hanno più che mai bisogno di liquidità, e le imprese operanti nel settore del turismo e degli spettacoli godono delle altre misure di sostegno previste dal decreto. Il “Cura Italia” rischia di arrecare un danno per miliardi di euro alle famiglie italiane, e di avere sensibili effetti depressivi sui consumi, riducendo fortemente la capacità di acquisto dei cittadini”. Decreto Cura Codacons
Fonte Codacons